Le 12 Porte: Naturopatia - Astrologia - Peat e DP4 - Trattamenti Energetici e Consulenza
Le 12 Porte: Naturopatia - Astrologia - Peat e DP4 - Trattamenti Energetici e Consulenza
"Io credo nella Virtù Infinita, nel Sole dei soli che cangia la rena in diamante, la terra in fiore, la crisalide in farfalla, l'oscura notte in aurora lucente / Io credo nella matrice delle forme universe, Luna delle lune che genera le cose, le accresce, le distrugge e le rigenera / Io credo nella forza combattiva che vince pugnando invitta / Io credo nell'Intelligenza arcana che dà all'essere la Coscienza del Vero/ Io credo nel Bene contro ogni strazio del dolore nei mali umani / Io credo nell'Amore che fissa nell'attimo che vola la parola che crea / Io credo nella Morte, principio di Vita nova / Così credo nell'Uno che tutto in sé contiene: Moto, Forma, Forza, Intelligenza, Bene, Amore e Morte / Credo nell'ascenso dell'uomo all'Uno Infinito, nella Legge Universale di ciò che fu, che è e che in eterno sarà."
Credo Alchemico di Paracelso
I pianeti, nel nostro sistema solare, girano attorno al Sole seguendo una rotazione antioraria, Terra compresa. La visione dalla Terra della volta celeste, e quindi anche dei pianeti del nostro sistema solare, molte volte porta a notare un movimento opposto, detto retrogradazione. Un pianeta diventa retrogrado quando la sua traiettoria - guardandolo dalla Terra, nella volta del cielo - sembra invertirsi; In realtà, la traiettoria di un pianeta non cambia, è una differenza di velocità di rotazione che produce questo effetto visivo. Quindi, quando si parla di pianeti retrogradi, s'intende un movimento apparente all'indietro del pianeta, visto dalla Terra (per meglio comprendere il concetto: per esempio, quando andiamo in treno, nel superarne un altro che corre a velocità inferiore, abbiamo 'impressione che esso vada all'indietro anche se sappiamo che non è così).
Astrologicamente, quando cerchiamo di capire il significato di un pianeta che si muove all'indietro, la prima cosa da notare è che si tratta di un evento abbastanza raro. La stragrande maggioranza del moto planetario è diretto, quindi diretto diventa "normale".
La maggior parte delle volte, i pianeti si muovono in avanti o relativamente parallelamente all'eclittica, che possiamo pensare come la via principale. In astrologia i pianeti retrogradi sono molto importanti all'interno di una carta astrologica di nascita (Tema Natale), così come durante i transiti (passaggi) sui pianeti natali : agiscono come "ritorno su una questione vecchia", una necessità di introspezione maggiore o, anche, un blocco o una difficoltà. I pianeti - quando sono retrogradi - non "diventano" inefficaci o "invertiti" : fanno comunque il loro lavoro, ma la loro azione è più interiorizzata, proiettata verso l'interno e/o il rivedere certe questioni del passato (o la necessità di correggere certe azioni pregresse).
Mentre il movimento diretto del pianeta simboleggia eventi futuri, il movimento retrogrado enfatizza le esperienze passate. Il pianeta deve "tornare" su un percorso che ha già percorso, riattivando – più volte – punti del tema natale che possono essere sensibili. Il moto retrogrado è sinonimo di introspezione, e necessità di correzione e ricordi di "situazioni" passate: qualcosa che all'inizio è stato guardato troppo superficialmente e che non è completo deve essere riconsiderato, rianalizzato e meglio assimilato per facilitare la comprensione completa, e alla fine può anche essere realizzato in modo concreto. Il primo passaggio porta generalmente all'interrogazione e alla riflessione, i passaggi successivi sono veicoli di crisi e rivalutazione, e l'ultimo passaggio rappresenta la completa comprensione, integrazione, decisione e implementazione della soluzione (che può essere pianificata o impulsiva a vari livelli a seconda di come la persona sperimenta il ciclo). Il moto retrogrado è un rio-rientamento delle funzioni planetarie del pianeta retrogrado, e questo periodo di transizione consente l'assimilazione dei valori convenzionali del pianeta in una modalità diversa, più introversa. È importante non forzare la sua espressione in modo diretto. Il movimento retrogrado è anche collegato all'inconscio profondo e personale e a una percezione per lo più soggettiva, non priva di tensione psicologica. I transiti assumono la forma di costrizioni personali e sociali che mettono in discussione gli aspetti psicologici fondamentali di un tema natale.
Mi capita spesso, nel mio lavoro di naturopata, sia in forma "plateale" che abilmente "occultata", di vedere nelle persone molte DINAMICHE EMOTIVE TOSSICHE che, il più delle volte, vengono alimentate e potenziate dal rivivere e dal replicare una o più delle 5 ferite dell'anima (RIFIUTO, ABBANDONO, TRADIMENTO, UMILIAZIONE & SACRIFICIO, INGIUSTIZIA & MANCATO RICONOSCIMENTO) : tra queste, quella più lacerante e condizionante, è sicuramente quella da RIFIUTO. Tale ferita è la più arcaica e viscerale, la più dolorosa e la più nascosta, prendendo vita (o replicandosi e/o attivandosi) in fase di gravidanza e comporta, di conseguenza, una venuta al mondo, emotivamente parlando, condizionata negativamente sul piano emotivo e relazione. Paura del giudizio altrui, impossibilità a dire di no, il dover rendersi indispensabile agli altri per non "essere abbandonata", divenire la persona "perfetta" o che tutti vorrebbero avere perchè sempre disponibile, ecc.. ma, anche, l'impossibilità di esternare la vera propria natura e personalità, condurre una vita da "invisibile" o da "dietro le quinte", il non riuscire a manifestare il proprio "diritto di esistere" o di "meritare la vita". Da tutto ciò, spesso, si palesano - volontariamente e/o inconsapevolmente - dinamiche non equilibrate nel relazionarsi col mondo esterno, una delle tante, per esempio, il ricatto emotivo.
Il RICATTO EMOTIVO consiste nell’utilizzare - consapevolmente o inconsapevolmente (spesso entrambi) - emozioni e sentimenti a questo scopo: ciò significa far pressione - direttamente o indirettamente - sui punti deboli della persona che si vuole (o si "deve") agganciare, a voler suscitare nell'altro "obblighi emotivi" per ottenere ciò che si vuole. Altre forme di "ricatto emotivo" più mascherate, hanno lo scopo di suscitare sensi di colpa o di rimorso nell’interlocutore, quasi un obbligo (mai espresso e dichiarato) intrinseco.
Detto questo, il condizionamento non è solo per secondi fini. A volte, chi esprime il ricatto emotivo pensa semplicemente di avere ragione a fare una particolare richiesta o dichiarazione o, anche, la nega a se stesso, ma la compie ugualmente, ciò per questione vitale (gestire a livello inconscio la ferita emotiva). Forse semplicemente non sa come dire quello che sente – per esempio, che ha paura di perderti – e quindi fa una minaccia o una richiesta che ci fa sentire in difetto. “Il ricatto emotivo, infatti, può derivare anche dall’insicurezza o dalla mancanza di comprensione di come comunicare i propri sentimenti, dunque non è sempre tossico”, almeno non del tutto.
Siamo "fatti" di polvere di stelle a tutti gli effetti : la nostra matrice fisica - il corpo - si compone di quegli elementi che sono nati all'interno di stelle e che, una volta esplose, sono stati dispersi nell'universo. Quindi, di stelle siamo fatti e di stelle veniamo ad esprimerci, anche attraverso la nostra carta del cielo natale.
Ogni forza esistenze all'interno del sistema solare, in primis, il Sole e, in seconda battuta, i pianeti e le rispettive lune, influiscono inevitabilmente sulle nostre esistenze, sia fisicamente sia energeticamente (come dice la fisica quantistica, l'uno è il riflesso dell'altro e viceversa), più di quanto immaginiamo.
Il sistema solare è per noi terrestri la nostra porta d'accesso a questo mondo, a questo piano vibrazionale e, allo stesso modo, è lo stesso portale che varchiamo al momento della nostra morte o, meglio, al ritorno al piano vibrazionale d'origine.
Il sistema solare è a tutti gli effetti un piano di transito, in entrata e in uscita ma, anche, riflette esattamente - mediante la nostra fotografia stellare di nascita - il progetto a cui siamo chiamati in questa esistenza, anche per un discorso di evoluzione spirituale ma, contemporaneamente, quale necessità di rielaborare attraverso le nostre vicissitudini personali la epurazione dei conflitti emotivi non risolti dei nostri antenati, dei nostri consanguinei.
Che tipo di anello scegli, su quale dito lo porti, su quale mano sono tutti fattori personalissimi, capaci di rivelare risvolti segreti del carattere. Quando si parla di dita e anelli, tutto assume un significato ben preciso, a partire dalla scelta della mano. La mano destra è la mano attiva, mentre la mano sinistra è quella recettiva; la mano destra rappresenta lo Yang, la sinistra lo Yin. Il concetto di Yin e Yang fa parte della filosofia cinese: i due principi sono opposti, ma non possono esistere l’uno senza l’altro. Lo Yang è maschile, aggressivo, estroverso e razionale, lo Yin è femminile, contrattivo, introverso e intuitivo. Indossare un anello sulla mano destra rappresenta quindi la consapevolezza logica, la volontà e il desiderio di controllo, mentre mettere un anello sulla mano sinistra simboleggia la creatività, le emozioni e la sensibilità.
Le possibilità di indossare anelli alle dita sono quindi molteplici: chi non porta anelli e chi ne ha invece troppi; chi concentrati su un solo dito e chi distribuiti su entrambe le mani. D'oro bianco o d'oro giallo, di platino o di argento. Lisci o lavorati, senza pietre, con una o con tante. E poiché nulla di quello che facciamo è veramente lasciato al caso e tutto segue una logica misteriosa e perfetta, anche l'arte di portare gli anelli si rifà a una regola, forse inconsapevole ma ben precisa, un codice basato sul simbolismo dello spazio, dei colori e dei pianeti. Perché ci si lascia attrarre dalla veretta smaltata o dal solitario ? Perché sul medio e non sull'indice o sull'anulare ? E perché sulla mano sinistra o sulla destra ? La risposta è semplice: perché ogni individuo, indossando un anello, si sintonizza sulla lunghezza d'onda più congeniale, che in qualche modo gli somiglia o gli è necessaria in un determinato periodo. E in genere l'anello finisce proprio sulla mano e sul dito più indifesi, più bisognosi di una stampella perché posti in relazione simbolica con un organo temporaneamente fragile, una qualità carente da sviluppare o una sfera d'esistenza, l'amore, la salute, il lavoro, in fase un po' critica.
Consulenza naturopatica e astrologica, percorsi individuali, trattamenti olistici.
P.zza Statuto, 15 - 10122 - TORINO - +39 348 16 90 146
P.IVA 10887410016 - C.F. RGZSFN69P13B157J