Questo sito utilizza i cookie per darti una esperienza di navigazione migliore.

Le 12 Porte: Naturopatia - Astrologia - Peat e DP4 - Trattamenti Energetici e Consulenza

 

N O V I T A'  2024PER CHI FOSSE INTERESSATO a

 

TRATTAMENTI di RIFLESSOLOGIA PLANTARE

e/o MASSAGGIO SVEDESE 

e/o MASSAGGIO con CAMPANE TIBETANE

può rivolgersi a

Riflessologo CARLO ROSENBERGER

(vedi profilo instagram - RILASSAMENTEECORPO)

Tel. 351.6024705 

presso lo studio di "Naturopatia Le 12 Porte di Stefano Reguzzi" in Piazza Statuto 15 - TORINO

 

All'interno di un Tema Natale (e, soprattutto, durante i suoi transiti ai pianeti di nascita) l'influenza di Nettuno è certamente quella più difficile da affrontare e da interpretare. Nettuno è mistico e ingannatore al tempo stesso, elevatore alle frequenze più alte del cielo e veicolo medesimo verso le illusioni e gli inganni più profondi, attivatore della visione interiore e potente deviatore dalla realtà. Nettuno è i fascino illusorio da superare, il grido delle sirene" da non ascoltare ma, anche, il percorso iniziatico più profondo e vero verso l'illuminazione. Nella sua forma "semplificata" rappresenta il confronto tra Buddha e il demone ingannatore Maya. Da qui, un vero e proprio casino cosmico.

Nettuno, all'interno del nostro quadro astrale, ci mostra in quale settore della nostra vita "ce la raccontiamo" e/o rischiamo di "prendere lucciole per lanterne", oltre al fatto di poter manifestare il nostro potere creativo e spirituale. Nettuno ci rende sovente la vita confusa e poco chiara; le persone, sotto il suo influsso, credono alle cose più improbabili e impossibili, oltre a renderle autolesioniste, o a sentirsi indegne di tutto, futili, buone a nulla, e spesso letargiche, passive e scoraggiate. Oppure, nella sua veste benefica, rende capaci di atti di grande altruismo o di eroismo, fino al martirio.

PERCHE' L'ASTROLOGIA ?  CHE COSA PUO' FARE  ?

I problemi e i conflitti - nella psiche e nell'emotivo, nonché nell'anima - sorgono sempre quando un potenziale esistente non è vissuto o è vissuto in modo errato o incompleto. L'astrologia serve - in primis - allo sviluppo della personalità, cioè a scoprire ciò che è nel profondo di ognuno di noi, come in un semeIl tema natale fornisce informazioni su tutte le nostre potenzialità e abilità, sulle nostre parti dell'anima che vogliono svilupparsi ma, anche, ciò che ne ostacola la piena espressione e perché. Noi, in questa vita, abbiamo il compito di manifestare ciò chi veramente siamo, come diceva molto bene C.G. Jung che ha da sempre parlato di individuazione e di perfezione dell'anima. La tua anima (psiche greca = farfalla) vuole dispiegarsi. 

L'astrologia è antica quanto l'umanità ed ha le sue origini nell'antica Mesopotamia. Una volta era chiamata la Regina delle Scienze, prima di essere degradata dall'Inquisizione Scientifica alla divinazione, cioè alla predizione della fortuna. Tuttavia, l'astrologia psicologica seria ha poco a che fare con la sfera di cristallo. Inoltre, gli articoli nelle riviste scandalistiche sul cosiddetto segno zodiacale sono piuttosto divertenti, ma non descrivono neanche di striscio la complessa personalità individuale.

L'astrologia è un antico linguaggio simbolico che dev'essere compreso correttamente: corrisponde alla legge ermetica dell'analogia "come sopra, così sotto". Giustamente interpretato, ciò significa che tutto ciò che accade sulla terra è uno specchio di ciò che sta accadendo nel cielo e, di conseguenza, dentro di noi. È importante capire che le stelle non ci influenzano o ci controllano, ma gli eventi accadono allo stesso tempo, si potrebbe anche dire in modo sincrono. Il concetto di sincronicità era già stato descritto dallo psicologo del profondo C.G. Jung come due eventi causali, cioè senza una relazione causale, che correlano temporalmente che sono in una connessione significativa.

Lamentarsi fa parte del nostro modo di comunicare e di esprimere ciò che proviamo interiormente : quando diventa eccessivo e cronico, allora sorgono problemi seri nelle nostre comunicazioni e relazioni con gli altri. Lamentarsi è una forma d'espressione volta a compiangere se stessi ma, anche, a mettersi nella condizione di "non fare", di "non agire", scusando se stessi della possibilità di cambiare le cose. Il lamento continuo, cronico, nasconde sovente il vittimismo, il compiangersi, ma anche - e soprattutto - l'allibi che ci diamo per non risolvere i nostri problemi, ovviamente, sempre causati da altri o da questioni esterne a noi (almeno questa è la nostra convinzione). Il lamentarsi diventa sovente una cantilena automatica, così come il non affrontare ciò che è alla base della nostra lamentela. 

Il lamento costante ci rende prigionieri di circuiti emozionali senza via d'uscita: i pensieri così espressi generano emozioni negative quali frustrazione, rabbia, ansia, tristezza, devalorizzazione, invidia, gelosia che, di conseguenza, portano a visioni della vita particolarmente pessimistiche (fiore di bach WILLOW). Alla base del lamento c'è sempre una frustrazione o una scontentezza (o una gelosia) : autocommiserarsi è la risposta più "facile" per apparire come "vittima", come una persona a cui "gli altri" hanno fatto qualcosa di orrendo, anche se così no è.

Esiste una profonda differenza tra lo sfogarsi e il lamentarsi : il primo, aiuta a "portare fuori" - magari con un amico - ciò che ci opprime e ci crea disagio; il secondo, invece, porta a sottolineare "la colpa" di altri e il nostro relativo disagio interiore, ma anche il non fare nulla per risolvere le cose. Quando ci si lamenta di continuo ci si pone sempre nella condizione di NON affrontare MAI il problema che ci affligge ma, anche, si da a noi stessi l'illusione di delegare la risoluzione dello stesso agli altri o, a dare la "colpa" a qualche cosa di esterno. La ciliegina sulla torta di questo atteggiamento mentale, però, è l'apparire agli occhi del mondo come una vittima (e quindi senza colpa, ma vittima del fato funesto) o trasmettere l'impressione di essere un martire (buono e meritevole di essere aiutato dagli altri). Chi si compiange perennemente, non fa altro che manifestare continuamente emozioni negative generate da quello che vive, senza impegnarsi a trovare una soluzione ai propri problemi. È la lamentela stessa il suo modo di affrontare il disagio che si prova (ma che non si modifica perchè non si cambia ciò che si prova). Contemporaneamente, la costante lamentela mette in rilievo il tentativo di delegare all’altro la risoluzione del problema, scaricandogli addosso le proprie responsabilità, evitando l’impegno e la fatica previsti per ottenere un cambiamento. Di conseguenza, l'apparire vittima o martire costringe gli altri a prendersi carico della persona. Spesso crediamo che lamentarsi significhi liberarsi di quel che non va. Al contrario in questo modo non facciamo che confermarlo: ci salva lo sguardo interiore. Piangersi addosso ha su di noi conseguenze anche sul nostro stato psicofisico, sulla nostra salute e sul nostro benessere. 

  I pianeti, nel nostro sistema solare, girano attorno al Sole seguendo una rotazione antioraria, Terra compresa. La visione dalla Terra della volta celeste, e quindi anche dei pianeti del nostro sistema solare, molte volte porta a notare un movimento opposto, detto retrogradazione. Un pianeta diventa retrogrado quando la sua traiettoria - guardandolo dalla Terra, nella volta del cielo - sembra invertirsi; In realtà, la traiettoria di un pianeta non cambia, è una differenza di velocità di rotazione che produce questo effetto visivoQuindi, quando si parla di pianeti retrogradi, s'intende un movimento apparente all'indietro del pianeta, visto dalla Terra (per meglio comprendere il concetto: per esempio, quando andiamo in treno, nel superarne un altro che corre a velocità inferiore, abbiamo 'impressione che esso vada all'indietro anche se sappiamo che non è così).

Astrologicamente, quando cerchiamo di capire il significato di un pianeta che si muove all'indietro, la prima cosa da notare è che si tratta di un evento abbastanza raro. La stragrande maggioranza del moto planetario è diretto, quindi diretto diventa "normale".

La maggior parte delle volte, i pianeti si muovono in avanti o relativamente parallelamente all'eclittica, che possiamo pensare come la via principale. In astrologia i pianeti retrogradi sono molto importanti all'interno di una carta astrologica di nascita (Tema Natale), così come durante i transiti (passaggi) sui pianeti natali : agiscono come "ritorno su una questione vecchia", una necessità di introspezione maggiore o, anche, un blocco o una difficoltà. I pianeti - quando sono retrogradi - non "diventano" inefficaci o "invertiti" : fanno comunque il loro lavoro, ma la loro azione è più interiorizzata, proiettata verso l'interno e/o il rivedere certe questioni del passato (o la necessità di correggere certe azioni pregresse). 

Mentre il movimento diretto del pianeta simboleggia eventi futuri, il movimento retrogrado enfatizza le esperienze passate. Il pianeta deve "tornare" su un percorso che ha già percorso, riattivando – più volte – punti del tema natale che possono essere sensibili. Il moto retrogrado è sinonimo di introspezione, e necessità di correzione e ricordi di "situazioni" passate: qualcosa che all'inizio è stato guardato troppo superficialmente e che non è completo deve essere riconsiderato, rianalizzato e meglio assimilato per facilitare la comprensione completa, e alla fine può anche essere realizzato in modo concreto. Il primo passaggio porta generalmente all'interrogazione e alla riflessione, i passaggi successivi sono veicoli di crisi e rivalutazione, e l'ultimo passaggio rappresenta la completa comprensione, integrazione, decisione e implementazione della soluzione (che può essere pianificata o impulsiva a vari livelli a seconda di come la persona sperimenta il ciclo). Il moto retrogrado è un rio-rientamento delle funzioni planetarie del pianeta retrogrado, e questo periodo di transizione consente l'assimilazione dei valori convenzionali del pianeta in una modalità diversa, più introversa. È importante non forzare la sua espressione in modo diretto. Il movimento retrogrado è anche collegato all'inconscio profondo e personale e a una percezione per lo più soggettiva, non priva di tensione psicologica. I transiti assumono la forma di costrizioni personali e sociali che mettono in discussione gli aspetti psicologici fondamentali di un tema natale.

Ultimi Articoli

Login Form

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Iscrivendoti alla newsletter, accetti le condizioni di utilizzo e la privacy policy. Se non le hai ancora lette le puoi trovare qui. 

NATUROPATA STEFANO REGUZZI

Consulenza naturopatica e astrologica, percorsi individuali, trattamenti olistici. 

 

P.zza Statuto, 15 - 10122 - TORINO - +39 348 16 90 146

P.IVA 10887410016 - C.F. RGZSFN69P13B157J

Copyright © 2024 Naturopata Stefano Reguzzi - Piazza Statuto 15 - 10122 Torino. Tutti i diritti riservati.
Joomla! è un software libero rilasciato sotto licenza GNU/GPL.